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Rosamarina calabrese

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rosamarina calabrese

La rosamarina calabrese è un prodotto ottenuto dalla miscela di bianchetto, neonata delle alici e peperoncino rosso piccante.
Le sue origini sono antiche, nasce infatti dalla necessità da parte delle popolazioni calabresi di conservare il cibo sia come provvista, sia per far fronte alle invasioni. La rosamarina venne infatti inventata a seguito delle invasioni di Crucoli da parte degli arabi.
Viene definita “caviale dei poveri” per sottolineare l’enorme pregio del prodotto.
Viene prodotte in differenti zone della Calabria in cui viene chiamata in diversi modi come ad esempio “sardella”. Sono in molti infatti a ritenere che la rosamarina e la sardella siano la stessa cosa, ma in realtà, anche se visivamente uguali, sono leggermente diverse sia per gli ingredienti sia per il luogo in cui il pesce viene pescato: la sardella viene pescata dalla costa ionica e in particolare a Crucoli, la rosamarina invece dalle coste del Tirreno e dello Ionio cosentino.
Per quanto riguarda la pesca, esiste una normativa dell’UE che ne vieta la pesca se non in modo strettamente controllato. Tale normativa è recepita in Italia con un’altra normativa che tutela il novellame e consente, dopo aver verificato che non comprometta la risorsa, la pesca del bianchetto.
Proprio per questo ogni anno viene emesso un Decreto Ministeriale che stabilisce tempi e modalità per la pesca.
Il comune di Crucoli per la produzione della sardella ha proposto che venga costituito un registro Deco per la valorizzazione dei prodotti che per differenti motivi non rientrano in altre forme di tutela.

Rosamarina calabrese: produzione, caratteristiche e usi in cucina

La rosamarina calabrese viene preparata secondo un’antica tradizione e viene lavorata artigianalmente.
Il bianchetto viene lavato con acqua di mare e asciugato con il sale. Successivamente si impasta il tutto con il peperoncino piccante in polvere.
La rosamarina a seguito della stagionatura si presenta dal colore rosso rubino e dal profumo penetrante ma delicato. Il suo sapore è deciso e intenso.
In gastronomia viene utilizzata principalmente come antipasto, servita sul pane tostato condito con burro e olio di oliva. Viene però utilizzata anche per la realizzazione di altri piatti come rustici, pitte o come condimento della pasta.

(Ph: @paolo_mirabelli)

Girelle con sardella calabrese

girelle con sardella calabrese

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