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Scopri i segreti dell’Habanero

Scopri i segreti dell'Habanero

Siete certi di sapere tutto sull’Habanero?

Origini e storia dell’Habanero

habanero

Più che una storia, l’origine dell’habanero, è una leggenda. Si ritiene infatti che questa pianta provenga dall’isola di Cuba, ma pare che non vi siano state coltivazioni di habanero sul territorio cubano fino a che Dave DeWitt, il Papa del peperoncino, non ha fatto crescere alcuni semi sull’isola.

Durante la migrazione dall’isola di alcuni immigrati verso il continente americano, pare che questi abbiano portato con se dalla terra natia alcuni semi del peperoncino, per poi coltivarli nella regione dello Yucatan, in Messico.

A rafforzare questa leggenda è appunto il nome “habanero” che deriva dal nome della capitale L’Habana, e si traduce come “abitante de L’Avana”, e che lo Yucatan e il Messico in generale, sia il primo produttore al mondo di questa tipologia di peperoncino.

Caratteristiche dell’habanero

habanero
Fonte: Web

 

 

L’habanero è un peperoncino della famiglia dei Capsicum Chinese, ed è una pianta ottenuta da miglioramento genetico (cultivar).

Tranquilli, non c’entrano nulla gli OGM, semplicemente sono stati ottenuti dall’ibridazione di più varietà di piante. Tipo gli esperimenti di Mendel sull’ibridazione dei piselli che abbiamo studiato a scuola.
Esistendo decine di tipologie di questo peperoncino non è semplice stabilire dei canoni di standardizzazione per un riconoscimento univoco della specie. Di base, utilizzando una somiglianza, possiamo affermare tranquillamente che l’habanero sembra un piccolo peperone (esistono però delle varianti, tipo il Cancun con una forma più allungata e appuntita alla fine) con una lunghezza che può variare dai 2 agli 8 centimetri.

Una volta portato a maturazione, a seconda della tipologia piantata può assumere diverse colorazioni: bianco, giallo, arancione, rosso, viola e marrone. L’ultimo elemento per l’identificazione della specie è la rugosità della “pelle”.

Guinness World Record

Scopri i segreti dell'Habanero

 

Come ho già affermato in precedenza, esistono decine di varietà di Habanero.

Descriverle tutte mi servirebbero settimane, poi questo è un articolo per un blog e voi vi annoiereste, ma soprattutto mi annoierei io. Quindi ho pensato di descriverne qualcuna tramite il libro Guinness World Record.
L’habanero e il libro dei primati si incrociano per la prima volta nel 1994 con l’Habanero Red Savina, il più longevo dei peperoncini nella detenzione di questo titolo.

Con il suo picco di 577.000 SHU raggiunto durante la prova di attestazione del guinness, ha resistito alla concorrenza fino al 2006 quando venne ufficialmente scalzato dai 1.001.304 SHU del Bhut Jolokia proveniente dall’India.

Questo record risulta comunque mendace in quanto il picco raggiunto durante la prova per il guinness difficilmente viene raggiunto dagli Red Savine, i quali si attestano in media sui 250.000 SHU, media comunque inferiore al “fratello” Habanero Orange che conta un picco 357.729 SHU attestati dal Chile Pepper Institute.
Nel 2013 (e tuttora detiene tale record) il Carolina Reaper diventa ufficialmente il peperoncino più piccante. Creato dalla mente geniale e un po’ folle, lui stesso nella biografia del sito tra le tante si definisce “mad scientist”, di Smokin’ Ed Currie (fondatore e presidente della PuckerButt pepper company).

Il Carolina reaper nasce dall’incrocio dell’Habanero Rosso e Naga Viper con una media di 1.569.300 SHU (unità di Scoville).

Il precedente detentore era l’australiano Scorpione di Trinidad che vantava una misurazione di 1.463.700 SHU. Avvertenza per i più temerari: maneggiate con cura, pare provochi bruciore al solo contatto con la pelle!!

Siete convinti di farcela? Non vi spaventa? Allora provate a battere il record di Jason McNabb, nel 2014 ha mangiato tre Carolina reaper in 10.95 secondi.

Ultima avvertenza, il peperoncino calabrese in media conta 20.000 SHU. Se siete ancora convinti di farcela in bocca al lupo e fatemi sapere!

 Guglielmo Pinto

 

 

 

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