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Semi di Peperoncino: tutto quello che c’è da sapere

semi di peperoncino

Nell’articolo di oggi affronteremo un tema fondamentale per un’ottima coltivazione del peperoncino: i semi di peperoncino.

Per poter coltivare il nostro amato frutto piccante autonomamente, in casa o all’aperto, avremmo bisogno di ottimi semi di peperoncino, fertili e privi di muffe, batteri o malattie.

Proprio per questo motivo, bisogna far molta attenzione alla scelta dei sementi, perciò le strade che potremmo prendere sono 2:

  • Estrarli e conservarli autonomamente
  • Affidarci ad un venditore affidabile di semi di peperoncino

Semi di peperoncino: estrarli e conservarli

semi di peperoncino

“Il buon contadino lascia sulla pianta il pomodoro più bello e lo destina alla semenza per l’anno successivo”

Vediamo insieme tutti gli accorgimenti di cui i semi di peperoncino hanno bisogno per generare piante sane e rigogliose:

Per avere dei semi di peperoncino con la più alta percentuale di germinazione dobbiamo estrarli da frutti completamente maturi, quando saranno sviluppati al massimo delle loro dimensioni ed avranno raggiunto l’apice di intensità nella colorazione avremo dei semi di peperoncino eccellenti.

Il colore dei semi è molto importante, infatti cambia in relazione allo stato di maturazione del peperoncino: da un colore bianco/verde fino ad un giallo intenso o bruno chiaro, l’unico differente è il seme di Capsicum Pubescens (Rocoto) che si presenta completamente nero.

La conservazione del seme è fattore decisivo per la germinazione del seme stesso, infatti può essere anche il seme più fertile della pianta, ma se conservato in maniera inadeguata comprometterà la salute del seme e della futura pianta di peperoncino.

Per la conservazione dei semi di peperoncino, è sconsigliata la pratica di essiccazione mediante collane o ghirlande, infatti nel 80% dei casi si manifestano muffe, soprattutto sui peperoncini più carnosi, ed andranno a compromettere la germinabilità del seme.

E’ consigliata l’essiccazione attraverso un essiccatore elettrico, tagliando in quattro parti ogni peperoncino, ma rigorosamente ad una temperature non superiore ai 45° per evitare una “cottura” del seme.

Perciò, per esperienza personale, quello che segue, oltre ad essere il più economico, è anche il metodo migliore per estrarre e conservare i semi di peperoncino:

Occorrente:

  • tagliere
  • coltello a punta
  • guanti in lattice
  • carta assorbente/scottex

Procedura:

Il nostro obiettivo è quello di isolare dal resto del peperoncino l’intera “famiglia” di semi che sono attaccati alla placenta (vedi foto), possiamo farlo rimuovendo inizialmente il picciolo e dividendo a metà il nostro peperoncino praticando un taglio verticale.

Una volta rimossa la placenta con i semi di peperoncino ancora insieme, la incartiamo in un foglio di carta assorbente e li lasciamo asciugare in un luogo caldo ed asciutto.

Abbiamo rimosso l’intera placenta, in quanto i semi di peperoncino continueranno a maturare fino a raggiungere il massimo della loro fertilità e, grazie alla capsaicina rilasciata, essi verranno incapsulati in una corazza naturale che ostacolerà l’attacco di muffa, virus e batteri.

Una volta secchi (circa 3-4 giorni), dividiamo i singoli semi dalla placenta e conserviamoli in un posto buio, fresco e asciutto all’interno di una bustina di carta o plastica chiusa ermeticamente, si conserveranno per 2 o più anni senza perdere la loro fertilità.

Semi di Peperoncino: Scegliere un venditore affidabile

Con l’avvento del web, è possibile acquistare semi di peperoncino online in maniera pratica e veloce, ma ovviamente come in tutti i business, c’è sempre qualcuno che pur di guadagnare e vendere più possibile non presta alcuni accorgimenti molto importanti, perciò prima di acquistare cerchiamo di raccogliere più feedback positivi e testimonianze sui gruppi o sui forum riguardo il venditore.

LEGGI ANCHE: Peperoncino: coltivazione  indoor

Infatti, oltre a tutte le problematiche che abbiamo visto in precedenza,  il peperoncino oltre ad essere auto impollinatore è soggetto all’impollinazione da parte degli insetti, di conseguenza se non isolato il frutto nella maniera giusta può generare dei semi che produrranno dei frutti ibridi ed il patrimonio genetico nel seme sarà differente da quello orignario.

Quindi nel caso cerchiate una varietà specifica stabile (non ibrida), dovrete essere sicuri che il venditore in questione abbia isolato il frutto da cui ha estratto i semi di peperoncino altrimenti, quando li seminerete, potrete trovarvi un peperoncino totalmente diverso da quello acquistato.

Conclusioni

Spero che questo articolo abbia dato una chiara spiegazione su come scegliere i semi di peperoncino e soprattutto come poter estrarre e conservare i semi di peperoncino in maniera autonoma.

I metodi descritti sono frutto dell’esperienza accumulata durante anni ed anni di esperienza, spiegati nella maniera più facile e concisa possibile.

Nel caso in cui qualche passaggio non sia chiaro  oppure avete dubbi o domande, non esitate a lasciarci un commento qui sotto!

Roberto Viola
Roberto Viola
Roberto Viola è un web designer e grande appassionato di peperoncino. La sua grande passione per il peperoncino nasce dopo aver mangiato un habanero red, il suo sublime sapore fruttato unito ad un’esplosione di piccantezza lo ha completamente stregato. Da quel giorno ha cominciato a coltivare qualsiasi peperoncino super-hot acquisendo tutta l’esperienza necessaria per creare il Mondo del Peperoncino. Attualmente, attraverso il Mondo del Peperoncino, vuole trasmettere tutta la sua passione e aiutare chi si avvicina per la prima volta a questo magnifico frutto.
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