
La soppressata calabrese è un salume tipico realizzato con carne suina.
La caratteristica forma della soppressata è cilindrica leggermente schiacciata.
La soppressata di Calabria è l‘unica ad aver ricevuto il riconoscimento DOP (Denominazione Origine Protetta).
Il disciplinare di produzione impone alcune regole specifiche in particolare: il salume deve essere preparato con la carne dei suini nati in Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia e Puglia e allevati nella regione Calabria. La macellazione e la lavorazione deve avvenire nel territorio calabrese mentre per la produzione i suini devono presentare il marchio di qualità “suino allevato in Calabria”. È inoltre necessario rispettare le prescrizioni per ciò che riguarda le razze, l’alimentazione e le tecniche di allevamento.
Produzione, caratteristiche e usi in cucina della soppressata calabrese
Per la preparazione della soppressata calabrese viene utilizzata la carne di suino non congelato, il sale , il grasso, il pepe nero, il pepe rosso e la crema di peperoni e vino.
La carne viene inizialmente tritata e impastata insieme al grasso selezionato con cura. Il composto viene lavorato poi ad una temperatura comprese tra 0° e 3° C.
L’impasto ottenuto viene poi inserito nelle budella, chiuso con uno spago e lasciato stagionare per 40 giorni.
La soppressata si presenta dal colore rosso, con un interno compatto tendente al morbido.
Viene prodotta sia nella sua versione dolce che piccante.
Generalmente in cucina viene affettata e servita come antipasto accompagnata dai formaggi tipici e un buon bicchiere di vino calabrese.
(Ph: @nicolamarangia)