You are here
Home > Peperoncino di Calabria > Caciocavallo Silano: usi e abbinamenti per esaltarne il gusto

Caciocavallo Silano: usi e abbinamenti per esaltarne il gusto

caciocavallo silano

Il Caciocavallo Silano è un formaggio semiduro, a pasta filata prodotto con latte di vacca. La sua crosta è sottile, liscia di colore giallo. A seconda della stagionatura le sue caratteristiche aromatiche possono variare dal dolce al piccante.

Questo formaggio accompagna moltissimi piatti della tradizione meridionale, dall’antipasto e in alcuni casi ad dolce.

Quali gli accostamenti migliori per esaltarne il suo gusto?

Caciocavallo Silano: usi e accostamenti per utilizzarlo al meglio in cucina

Il Caciocavallo Silano è ideale accompagnato con il pane fatto con lievito madre e cotto nel forno a legna. Si adatta molto bene anche alle differenti tecniche di cottura, non a caso infatti è l’ingrediente principe di moltissime ricette meridionali.

caciocavallo
Foto di Teresa Balzano

Può essere usato nella parmigiana di melanzane, nella pasta al forno alla calabrese, ma anche come condimento per la pasta e perfino in versione grigliata, come si fa per i tomini. Lo si può mangiare insieme alla soppressata di Calabria DOP creando un bellissimo matrimonio d’amore tra la corposità del salume e la pastosità del formaggio.

Generalmente si usa negli antipasti di tutto il meridione d’Italia, sia tagliato al coltello che all’affettatrice accostato con le cipolle di tropea in agrodolce e i salumi del territorio. La massima espressione del gusto a mio avviso è mangiato fresco con una bruschetta di pane fatto in casa e fave fresche.

Per quanto riguarda i primi è da segnalare il suo utilizzo sotto forma di fonduta, la ricetta migliore è rappresentata dai filej con sugo di salsiccia con appunto la fonduta di caciocavallo. Un altro primo che trovo molto interessante è quello degli spaghetti alla chitarra alla carbo-‘nduja, una versione rivisitata della classica carbonara con aggiunta di ‘nduja e caciocavallo grattugiato.

Nei secondi piatti lo si può usare negli involtini di maiale con sugo oppure sotto forma di mousse di accompagnamento in piatti di cucina creativa. Sporadicamente lo si trova anche in taluni dessert italiani oltre al classico servizio del piatto di degustazione di vari formaggi.

Immagine di copertina di: @undiamanteinbarca

Giuseppe Salvatore Paladino Il paladino del gusto
Giuseppe Salvatore Paladino Il paladino del gusto
Giuseppe Salvatore Paladino è un Gastronomo, docente e grande appassionato di peperoncini. La sua grande passione lo accompagna sin dai primi anni di vita, quando il nonno Giuseppe gli trasferisce l’amore per il diavolicchio e per la cucina tramite i sapori e gli odori dei piatti che gli preparava quotidianamente. Attualmente insegna di Scienze degli Alimenti e Laboratorio di Enogastronomia presso l’Alberghiero di Salsomaggiore Terme (Parma). È docente a contratto del corso di Tecnica e Laboratorio di Enogastronomia presso l’Università degli Studi di Parma-Master COMET. Svolge altresì attività di consulenza nella ristorazione.
http://www.giuseppesalvatorepaladino.com
Top